- 23 Febbraio 2017
- Posted by: amministratore
- Categoria: Senza categoria
UN’ACQUA NON PROPRIO POTABILE
L’acqua non è tutta potabile. Spesso cuciniamo e laviamo frutta e verdura con acqua non pura. Non tutta l’acqua, infatti, può essere consumata immediatamente. Spesso è necessario depurarla. Dato che le sorgenti naturali di acqua potabile vanno esaurendosi gradualmente, oggi si ricorre sempre più all’uso di acqua di fiumi, laghi e mari: è questo il motivo per cui tali acque devono essere necessariamente sottoposte a specifici tipi di trattamenti che possano renderle potabili. In natura, le caratteristiche di tali fonti d’acqua, infatti, non corrispondono a quelle dell’acqua potabile e adatta al consumo domestico, quindi si interviene su di esse per sottoporle a cicli di depurazione e di purificazione per ottimizzarne sia la qualità che le caratteristiche. La depurazione, dunque, si effettua per togliervi tutte quelle sostanze estranee, presenti naturalmente nell’acqua, attraverso un complesso sistema di processi di carattere fisico, chimico e biologico e rappresenta, oggi, un processo essenziale dato che la usiamo in casa tutti giorni. Si tratta di un’azione fondamentale per eliminare tutte quelle sostanze nocive come ammoniaca, azoto, zolfo, fosfati e diversi metalli. La rimozione degli elementi contaminanti dall’acqua grezza è necessaria per riuscire a usare una che sia realmente adatta al consumo domestico o per uso agricolo. Ma quali sostanze vanno eliminate dall’acqua grezza? In natura l’acqua risulta ricca di minerali, fosfati e altre sostanze che decisamente non fanno bene all’organismo umano. Tra queste ferro e manganese, idrogeno solforato, solfati, metalli pesanti come piombo e arsenico dovuti agli scarichi industriali, idrocarburi, fitofarmaci e solventi, ammoniaca, nitrati e nitriti sono alcuni degli elementi chimici e fisici che si trovano nell’acqua grezza e da cui bisogna depurarla. Senza dimenticare che, in tutte le acque grezze, sono presenti anche forme di vita microbiologica come il plancton, protozoi, miceti, batteri patogeni o di origine ambientale e virus, che ovviamente non gioverebbero al corpo umano se ingeriti tramite acqua. È per questo bisogna procedere alla sua depurazione anche per via biologica. Il processo di depurazione, quindi, va effettuato per poter assicurare che l’acqua trattata risulti idonea dal punto di visto organolettico, ovvero che sia inodore, insapore, e incolore, mentre dal punto di vista prettamente fisico deve risultare caratterizzata da una temperatura standard, una determinata conducibilità elettrica e un pH fisso. Gli impianti che trattano l’acqua alla fonte da soli non bastano. Infatti, nonostante l’acqua grezza venga trattata da appositi impianti filtranti, questi non riescono a rendere l’acqua del rubinetto pura come quella in bottiglia. Per questo, oggi, è necessario l’utilizzo dei depuratori domestici. I rifornimenti idrici comunali, inoltre, non riescono a concludere in modo definitivo il processo di purificazione dell’acqua che viene ulteriormente ottimizzata e resa decisamente più pura attraverso l’uso dei depuratori. L’acqua del rubinetto, infatti, grazie all’ulteriore processo di depurazione ad opera di questo apparecchio, da poter installare comodamente a casa propria, avrà lo stesso sapore e le stesse caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua venduta in bottiglia. Scegliere l’acqua che soddisfi tutte le nostre esigenze, leggere le etichette, rincorrere le offerte delle varie marche è un’impresa. Ma allora come godersi un’acqua davvero sana e indicata per i nostri bisogni? La risposta è semplice!
Scegliere l’acqua che viene erogata dal depuratore ad osmosi inversa BLU ITALIA modello Royal 1520.
Infatti, grazie allo specifico filtro remineralizzante, l’acqua di volta in volta le necessità lo richiedano, sarà dotata di tutti quei nutrienti di cui il nostro corpo ha bisogno.